Il fiume era una manna dal cielo per noi bambini, ottima alternativa per quando non si andava al mare.
Una volta arrivati lì si dava il via a tuffi olimpionici, nuotate sincronizzate, cose mai viste sino a battere i denti, le labbra viola e i polpastrelli delle dita raggrinziti.
Poi un giorno mio fratello mi disse: " guarda che ci sono le sanguisughe ...".
Frase che ha segnato la fine delle mie avventure fluviali.
Questa storia di vita ha fatto nascere il murale "Su Corropu".
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