Una visione ai miei occhi appariva magica, straordinaria da bambina.
Nelle calde giornate estive, al tramonto, gli abitanti del paese avevano la consuetudine di portare fuori una sedia per prendere il fresco sull'uscio della porta.
Si formavano così dei gruppi senza distinzione di età, sesso, ceto sociale.
Le donne si portavano avanti con il lavoro; sgranavano piselli, ricamavano, rammentavano calzini.
Si raccontavano storie, credenze popolari, si analizzavano problemi, si sognavano progetti. Ognuno poteva dire la sua, dare consigli e veniva ascoltato.
Questo murale vuole ricreare quell'atmosfera vissuta e l'aggregazione come valore sociale.